Nick: Viol4 Oggetto: re:www.unicef.com Data: 7/1/2003 14.43.41 Visite: 21
Questo è qualunquismo, Dandy. "l'uomo è la misura di tutte le cose...", ti ricorda qualcosa? Probabilmente tu hai gli strumenti socio-culturali per fare ragionamenti su chi si possa dire fortunato o meno, magari qlc altro non ce l'ha, anche se non abita in Africa ma qui in mezzo a noi. A 13 anni si può essere deficienti in tanti modi, ma è orribile pensare che un'altra possibilità non verrà più data. la realtà degradata produce degradazione, e questo è tutto. Si, è vero che non stiamo parlando di bambini che muoiono di fame nel terzo Mondo, parliamo solo di chi è sempre vissuto in un luogo cmq senza futuro, "where the streets have no name", di chi vede vicino a sé altro, oggetti del desiderio a portata di mano, e sa che a lui sono preclusi, perché è nato dal lato sbagliato della strada. Solo x questo. E' troppo facile cadere in tentazione in questo modo, ed è anche troppo facile giudicare avendone gli strumenti adatti. Lui magari era più fortunato di un bambino africano, tu probabilmente sei stato più fortunato di lui. ma ciò non toglie che proprio per questo sentenziare sulla sua morte col distacco di chi è al di fuori da questa realtà degradata, non sia giusto. Non parliamo di graduatorie di merito, parliamo di piccole vite spezzate. per fame, per un motorino schifoso. Sempre e cmq per essere nati dalla parte sbagliata.
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