Nick: Black 80 Oggetto: re:Il linguaggio volgare Data: 9/4/2003 20.13.11 Visite: 52
Se ho detto che i due termini non sono sinonimi (e lo ribadisco), è proprio perchè il lessema "volgar-" sta ad indicare (denotare) l'appartenenza al "volgo", appunto, come leggevi sul tuo dizionario. Il significato connotativo di un termine è poi una faccenda separata. Logicamente puoi connnotare "volgare" in luogo di "scurrile", ed è questo l'uso (maldestro) che spesso si fa di tale termine. Inoltre "volgare" ha (tra le molte) anche una connotazione classista, cosa che non possiede la parola "scurrile", e che col tempo ha assunto significazioni varie. In sintesi. Volgare pertiene al volgo, indica talvolta scurrilità, assume sporadicamente connotati dispregiativi, ma in generale, è quasi definibile come un iperonimo. Scurrile è una locuzione offensiva già a partire dalla sua composizione sintattica e grammaticale, risparmiandoci un'elucubrazione semantica, cosa che potrebbe avvenire se volessimo capire il significato del termine "volgare". Scurrile inchioda deitticamente la locuzione ad una certa categoria, volgare no, ha tante "sottocategorie" (connotazioni). Quando dico che la "Comedìa delle ninfe fiorentine" è volgare, non intendo certo scurrile... Se dicessi che è scurrile, incorrerei in un abominio semantico, ma già grammaticale. Per quanto riguarda la questione "sinonimi-antonimi", checchè ne dicano i dizionari, ti assicuro che in italiano i sinonimi si possono contare (nel senso letterale dell'espressione) sulla punta delle dita. Di una sola mano. Perchè il dizionario li segnala come sinonimi? Perchè i dizionari (la maggior parte) sono grossolani, e forniscono indicazioni (anche per motivi di spazio) generali, e molto spesso (come nel caso citato da te) generiche. Talvolta sbagliate. Prestano poca attenzione alla esatta collocazione dei termini all'interno del sistema linguistico, all'aspetto diacronico (senza tocccare l'etimologia, sennò veramente dovrei dire che sono pessimi) e a quello sincronico. Non ti fidare di loro. Mettiamo da parte l'ascia di guerra, ho l'influenza, sono debole e facilmente vincibile. Stefano
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