Nick: golden Oggetto: la chiesa.... Data: 1/7/2005 15.31.35 Visite: 98
Ha perso la cattedra al seminario, dove insegnava etica, un frate cappuccino di Verona, Rodolfo Zecchini, sollevato dall'incarico dal vescovo Flavio Roberto Carraro, per aver dichiarato che avrebbe votato tre Sì, come poi ha fatto, nel referendum sulla fecondazione assistita. La motivazione del provvedimento: essersi posto fuori dalla posizione ufficiale della Chiesa, e non poter più, quindi, continuare a insegnare ai futuri sacerdoti. Ma padre Rodolfo, che è laureato in filosofia, non china la testa e non si pente. E' convinto che la Chiesa sia in errore e rivendica il diritto alle sue opinioni. Dal convento dove vive, quello dei frati cappuccini del Barana, accetta con serenità la sospensione decisa dal suo vescovo, frate anche lui, che non aveva mai assunto posizioni conservatrici e annuncia che continuerà senza polemiche, sia pure in altre forme, il suo sacerdozio. A questo punto la domanda è se la Chiesa cattolica può porsi al di sopra della legge italiana e della Costituzione che pure all'art.3 stabilisce che "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali." e il successivo art.4 dichiara che "La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto." Pari dignità, nella società, sul lavoro, sono valori strettamente legati nella Carta fondamentale italiana, valori evidentemente non condivisi dal Vaticano che con tutta libertà può epurare in modo a-democratico. Lo scontro sul referendum e la scelta astensionista militante, che ha posto la Chiesa sul piano di una vera e propria formazione politica senza mandato popolare, dimostra ancora una volta, che lo scontro sulla laicità dello Stato coincide con una battaglia per la democrazia e la sovranità della Repubblica. La nuova frontiera della clericalizzazione del Paese non coincide con la condivisione di una larghissima maggioranza cattolica, che non esiste, ma sull'imposizione attraverso mezzi che neutralizzano gli strumenti democratici, nel caso del referendum, o dei finanziamenti pubblici alle scuole cattoliche, illegale se si tiene presente l'art.33 della Costituzione: "Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato". Per non parlare dello scandalo dell'otto per mille e dell'ora di religione, dei finanziamenti pubblici a oratori ed altro ancora. Una vicenda personale e lavorativa, una sottrazione di diritti e di dignità, quella di Frate Rodolfo Zecchini, che in realtà è paradigmatica della condizione italiana di Stato a sovranità limitata e vigilata. ogni commento da parte mia è superfluo....... il tutto è preso dal sito dei radicali di sinistra Per la legalità e la legalizzazione. Radicalmente contro tutti i fondamentalismi |