Nick: Viol4 Oggetto: x ALICE Data: 15/10/2003 20.10.36 Visite: 42
vedi, il punto è che tu dici: "è sempre un assassino". ma ritenere che un 17enne sia la stessa persona dopo aver affrontato 50 anni di carcere, non ha alcun senso. il senso del carcere "dovrebbe" essere la riabilitazione, e lo metto tra virgolette, perchè purtroppo ciò non accade. è questo senso che viene meno, nel momento in cui una persona dopo ben 50 anni di carcere, x alcuni resta: "un assassino". tu ti domandi il perchè del sentimento di pietà, ma non credo sia difficile da comprendere: 50 anni nella vita di una persona sono un'eternità, una vita intera, e trascorsi in condizioni che possiamo solo immaginare. tutto ciò quando la vita era appena iniziata, a soli 17 anni, ed iniziata non nel migliore dei modi, per quello che se ne sa. Quello che esce ora è un uomo di 67 anni che conosce solo il carcere, la sua vita è praticamente finita. non sto dicendo che all'epoca non andava punito, ma non credo che dare l'ergastolo ad un 17enne nato già con poche possibilità sia stata la strada migliore.
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