Nick: AUGUSTO82 Oggetto: SI SI SI SI Data: 23/6/2006 14.11.58 Visite: 47
Prima di tutto perchè da che mondo è mondo, quando all'uomo vengono date + responsabilità, esso ha tutto l'interesse a far bene!! Oggi è troppo facile, quando le cose non vanno bene dare le colpe ai "governi centrali", è troppo facile fare sempre il classico scarica barile!!! In questo modo le regioni e i loro governanti dovranno saper "LAVORARE".Avranno più compiti, molto dipenderà da loro!!! Il numero dei parlamenti verà diminuito, è una buona cosa!! Peccato che la sinistra invece vivendo di poltica ha subito fatto un bel record con 102 persone per fare un governo che durerà non tanto...va bè lasciamo stare.... Oggi Fini, presidente di AN dice: "Se gli italiani votano si´ il dialogo sulle riforme puo´ partire, in parte sulla base di un testo costituzionale gia´ approvato. Se viene cancellato, su cosa dialoghiamo? Dei 25 anni che il Parlamento prova a dialogare sulle riforme senza riuscirci?". Lo ha detto il presidente di Alleanza nazionale Gianfranco Fini, oggi a Palermo per una manifestazione per il si´ al referendum sulla devolution. Fini ha ricordato di essere entrato in Parlamento nel 1983, "e sin da allora ogni tentativo e´ fallito. C´e´ stata la commissione Iotti, quella di D´Alema. Da 25 anni si parla di fare riforme insieme e non ci si riesce. Se vince il si´ - prosegue Fini - il dialogo puo´ partire". Il leader di An indica tre ragioni per votare si´. La prima e´ "un Parlamento piu´ giovane e meno numeroso. E Prodi su questo punto non e´ credibile considerato che il centrosinistra ha battuto ogni record per la presenza di 102 tra ministri, viceministri e sottosegretari". La seconda ragione riguarda la definizione piu´ precisa delle competenze tra le regioni e lo Stato, "che significa evitare contenziosi lunghi e numerosi presso la Corte costituzionale. Nel contempo viene affermata, e ne siamo fieri, la tutela dell´interesse nazionale". La terza "e´ evitare che se gli italiani scelgano una coalizione e un premier, i partiti in Parlamento annullino la volonta´ popolare con manovre trasformistiche o peggio ancora coi ribaltoni". A presto, Augusto
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