Il primo incontro fra Mario e Guido, protagonisti di questo libro che parla della loro amicizia durata tanti anni e vissuta in un mondo a loro ostile, avviene in modo molto casuale: una mattina, a scuola, un piccolo scontro tra la folla. Questo gli bastò per rimanere affascinati l'uno dall'altro.
Legati dagli ideali, ma sempre un po' distanti per il periodo del liceo, si appassionano alla politica e sono spesso partecipi a manifestazioni e assemblee, protagonisti di avventure amorose ma mai condizionati dalla loro situazione familiare. Tutto questo sullo sfondo di una triste e inquinata Milano degli anni ‘70, invasa da fabbriche, automobili e grigi palazzi che per loro, amanti della natura e della libertà, sembrano un vero e proprio carcere.
Per evadere da questa città cominciano a viaggiare e, utilizzando l'inglese imparato dalle canzoni, ad allargare le loro amicizie. Si perdono un po' di vista.
Le loro vite, iniziate da uno stesso punto, si trovano a un bivio e imboccano due strade differenti. Due vite che, nella loro diversità, corrono parallele.
Guido viaggia per il mondo, alla ricerca di quella felicità che non è mai riuscito a trovare, cambia casa, lavoro, ragazze, si da all'alcool e alla droga. Mario invece scopre la campagna! Compera due vecchie case decadenti in mezzo alle colline umbre, le ristruftura con materiali naturali e comincia a coltivare la terra. Per lui, ragazzo di città, è un sogno realizzato, ma la vita da contadino è una vita dura, di solitudine e di lavoro. Presto però si innamora e dalla sua ragazza ha due gemelli.
Ma non si dimentica di Guido La Remi! Riesce a contattarlo e insieme fanno un salto nel passato... tornano uniti come prima, o forse anche di più; ma sono molto cambiati, ormai sono due uomini! La vita tormentata da scrittore di Guido li allontana nuovamente, e questa volta è per sempre.
Un libro che parla di un' amicizia particolare, intensa, strana, proprio come i due protagonisti!
ANALISI DEL PERSONAGGIO
Nel libro “Due di Due" ci sono molti personaggi ma, chiaramente, i protagonisti sono Mario e Guido. Dalla narrazione della loro vita e della loro amicizia, emergono molti lati del carattere dei due e quindi si può ricavare la loro descrizione attraverso le loro vicende.
Mario, il narratore, appare un ragazzo inizialmente deciso fermo nei suoi ideali ma timido e impacciato con le ragazze. Con la madre e il suo nuovo marito, vive in un appartamento di un grigio palazzo di Milano, una Milano degli anni ‘70, inquinata e triste, che lui proprio non riesce a sopportare.
Dopo aver conosciuto Guido Laremi, avviene in lui un cambiamento.Anche se non lo vuole ammettere è molto influenzato dalle azioni di Guido, lui lo porta a manifestare più apertamente i propri rancori e i propri sentimenti. Per non sentirsi escluso partecipaa scioperi e assemblee politiche, si dimostra più aperto con le ragazze, soprattutto quelle che gli piacciono, mascherando la sua timidezza con sguardi e gesti.Diventando più adulto perde la passione per la politica e quindi sotterra definitivamente la voglia di ribellarsi, ma continua ad aspirare all'evasione da quel mondo a lui troppo ostile. La campagna, ecco il posto dove si rifugerà e dove si dimostrerà un bravo lavoratore e un buon padre che gioisce ogni volta alla vista dei suoi campi fiorenti e dei suoi vivaci bambini.
Guido, è un ragazzo un po' chiuso, che attira la curiosità delle ragazze e dei compagni per la sua indifferenza a tutto e per il suo strano modo di comunicare, o forse è meglio, di NON comunicare! In particolare con Mario, con il quale sviluppa una forte amicizia, si rivela un tipo.. .STRANO! Legati dagli stessi ideali, gli basta uno sguardo o un atteggiamento per capirsi, cosa che, come ritiene Guido, è impossibile per un comune ragazzo di Milano che sa parlare solo con le parole! La sua più grande passione è la musica e i testi stranieri, scrive pensieri, storie o semplicemente frasi ricavate dalle sue riflessioni.
E' spigliato e audace con le ragazze, anche se cerca sempre di mantenere una certa distanza nei rapporti e parla poco della sua famiglia. Nelle assemblee politiche cerca di animare rivolte atteggiandosi a leader, ma non riesce ad ottenere più di qualche applauso. Odia la vita in tutto e per tutto, e anche lui si sente oppresso dalla civiltà moderna. Si ritroverà a viaggiare per il mondo, alla ricerca di una felicità che non è mai arrivata. Non riesce a stabilirsi da nessuna parte perché è nel suo carattere essere sempre vago ed impreciso.
Due ragazzi e poi due uomini diversi dagli altri, in loro, infatti, arde la voglia di libertà, una libertà vera, materiale, non solo un concetto al quale tutti aspirano.
LA FRASE CHE MI HA COLPITO DI PIU'
"...Pensavo a quanto le nostre vite erano state diverse in questi anni, e anche simili in fondo, due di due possibili percorsi iniziati dallo stesso bivio.”
Questa è la frase che più di tutto il libro mi ha fatto capire il vero messaggio che vuole dare l'autore:attraverso la storia di un'amicizia che ha legato due persone a tal punto da trasformare l'amico nell'altra faccia della propria medaglia, cioè il riflesso di come si vorrebbe o potrebbe essere, mi porta a capire che il valore dell'amicizia è molto importante e, il legame che si crea con l'altra persona è talmente forte e indistruttibile che, se si tratta di una vera amicizia, è impossibile cancellarlo.
Se dovessi definire "Due di due" con un solo aggettivo direi ricco.
Ricco di osservazioni che affiorano da profondità insperate, ricco di spessore emotivo, ricco di prospettive nuove.
Un libro acuto, a volte spietato, nell'analisi delle emozioni e delle diverse realtà che vivono i due protagonisti, che sembrano interpretare due facce opposte di un'unica coscienza, delineate in un quadro che appare come un'incantevole fusione di idealismo e realismo. Mario è una persona che fatica a trovare la sua via ma che, quando infine sceglie, lo fa senza paura di andare controcorrente, chiudendosi alle spalle il mondo con i suoi rumori e le sue falsità.
Guido è, invece, il dubbio, la sregolatezza, la rabbia, il pensiero al di fuori degli schemi normalizzati. La sua ricerca di un baricentro lo rende irrequieto ed insoddisfatto fino al rischio di perdersi nei meandri delle "possibilità parallele".
Il libro è la storia di questa amicizia tenace e contrastata che, ambientata nell'Italia tra gli anni '60 ed '80, non può che rifletterne le contraddizioni e le disillusioni. Può anche identificarsi con la storia di ognuno di noi, quando, di fronte a scelte decisive, rispondiamo chi con risolutezza, chi perso e fermo nelle non-scelte.
Lo stile di DeCarlo fa il resto, trovando, come sempre, con precisione da mago il linguaggio esatto delle nostre emozioni.
Al termine del libro si ha la sensazione di poter vedere anche la propria vita da una prospettiva più ampia, più ricca di scelte possibili, ed è molto. Si ha voglia di fare qualcosa di grande o semplicemente di iniziare a parlarne a qualcuno.
basta come spiegazione? eheahueahea
CONSIGLATEMI UN LIBRO JA JA JA 18/9/2006 18.1.31 (342 visite) ^NAPALM^
re:CONSIGLATEMI UN LIBRO 18/9/2006 18.2.1 (64 visite) ^AeNiMa^
