Nick: gay-o Oggetto: nonsolo test... ma peggio Data: 17/9/2007 13.44.28 Visite: 27
il problema non è solo legato al numero chiuso... pensa ad esempio a tutti i nuovi titoli professionali inventati negli ultimi dieci anni per cui risulta difficile l'inserimento nel mondo del lavoro, non ultime le cosidette "minilauree".. facciamo un esempio legato alla mia professione (psicologia): che c...o se ne fa uno della laurea triennale che non forma ad alcun tipo di attività professionale, pur avendo superato il test? chi vuoi che assuma uno psicolgo junior che non può manco firmare per il proprio lavoro e necessita di un senior che lo firmi (con due persone da pagare per una singola attività che può essere svolta dal senior?)... inoltre, sono state aperte decine di facoltà in tutt'italia con il solo scopo di distribuire cattedre ad amici ed amichetti a fronte di una possibilità di ingresso nel mondo del lavoro estremamente esigua e con il risultato di produrre migliaia di psicologi destinati alla disoccupazione certa? il tutto aggravato dal test di immissione iniziale che non screma chi realmente ha intenzione di studiare e chi invece va all'università a perdere tempo... certo, la libertà di studio va garantita a tutti ma va anche messa in relazione alle possibilità lavorative che offre un paese, dunque al mercato del lavoro... se poi ci aggiungiamo l'assenza di una formazione VERA invece che la lettura di decine e decine di libri, certo interessanti, ma che NON FANNO LA FORMAZIONE, allora il problema diventa ancora più complesso. il problema dunque non è più il solo test di ingresso ma l'organizzazione tutta dell'Università che, come tante altre cose, fa acqua da tutte le parti... chiaramente il disconrso può essere generalizzato a tutte le facoltà. ps: ovvio che lo studio debba essere garantito a tutti ma... pensi che per loro sia questo il problema o il come distribuire cattedre talvolta inutili? imghttp://www.ircnapoli.net/img2.asp?safe=1&n=45795_mona.gif/img |