Nick: neverm|nd Oggetto: ma Data: 10/6/2008 22.6.7 Visite: 49
non capisco che cosa vuoi dire con quel che hai scritto. con questo
è stato detto: i medici sono uomini come tutti gli altri e la gran parte di loro subisce un sistema burocratico per cui conta l'efficienza più dell'efficacia. non è una catena facile da spezzare, non è un mestiere facile. spesso questi bastardi stanno esattamente al centro di un sistema di equilibri sottilissimi dove la 'vocazione' non trova più tempo o spazio.
sembra quasi che tu voglia giustificare certi comportamenti. sono d'accordo se dici che i medici sono esseri umani e in quanto tali possono, ovviamente, sbagliare. anche il più bravo, onesto, competente medico del mondo può sbagliare. ma nel caso della clinica incriminata non c'entrano gli errori umani. si tratta di errori, che a questo punto non possono nemmeno essere chiamati errori, fatti intenzionalmente per denaro (stando ai fatti). e allora non c'è proprio niente che possa giustificarli. inoltre, ci sono tanti medici che svolgono il loro lavoro per vocazione, ne conosco personalmente, ma ne conosco anche molti altri che fanno i medici perchè i genitori sono medici. che hanno scelto medicina per avere un posto sicuro, tanto si sa che se hai un genitore medico la strada è molto semplice (dico medico perchè stiamo parlando di questa categoria, ma ovviamente il discorso vale per tutte le altre categorie) e che sono degli INCOMPETENTI, non amano il proprio lavoro e lo svolgono con superficialità e rottura di cazzo. per scegliere medicina dovresti davvero averla la vocazione, certo un po' di cinismo è necessario, ma giusto quanto basta per non metterti a piangere appena sai che qualcuno è malato, non per arrivare a rovinare la vita della gente consapevolmente e a dormire sonni tranquilli. questo non c'è niente al mondo che possa giustificarlo.
Trovatelo strano, anche se consueto, inspiegabile, pure se quotidiano, indecifrabile, pure se è regola. Anche il minimo gesto, in apparenza semplice, osservatelo con diffidenza. Investigate se proprio l'usuale sia necessario. E - vi preghiamo - quello che succede ogni giorno non trovatelo naturale. Di nulla venga detto: è naturale in questo tempo di anarchia e di sangue, di ordinato disordine, di meditato arbitrio, di umanità disumanata, così che nulla valga come cosa immutabile. Bertolt Brecht |