faccio sempre domande per capire:
a che età si è maturi per fare questa scelta di autodeterminazione? 16 anni? 18 anni? e i minori quindi chi deciderebbe per loro?
e i principi di pari dignità e diritti ecc ecc. degli esseri umani in questo caso non hanno valore?
e quando tu ti rivolgi ad un medico per un malanno; ti approcci come verso un meccanico al quale porti a riparare l'automobile che hai comprato in concessionaria o ti predisponi ad un rapporto fiduciario più intimo sapendo che quel medico si è prestato ad un giuramento di conservazione della Vita come valore universale e non come bene di proprietà negoziabile?
comunque la mia opinione nello specifico, tralasciando il mio pensiero sulla vita, è che è sbagliato imporre la propria scelta di vita agli altri, inoltre è sempre l'individuo nel pieno possesso delle proprie facoltà a decidere dei trattamenti sanitari, ma se dovesse essere applicato il testamento biologico, dovrebbe essere data a tutti quelli che lo vogliono la possibilità di goderne e mi sembra francamente impossibile. pensa a chi già versa in stati vegetativi e non ha più la possibilità di firmare il pezzo di carta. oppure i diversamente abili, in cui la scelta sarebbe relegata al tutore.
chi non è d'accordo a questo principio basilare del diritto perchè sembra che limiti il godimento ed il rispetto del proprio essere integro e sano come se questa fosse l'unica forma dignitosa di vita, per carità padronissimi di crederlo, può sempre andarsene su un pizzo di montagna e vivere e morire come natura comanda.