Nick: ADP Oggetto: re:x ADPirlone Data: 23/8/2003 0.22.26 Visite: 23
La chetosi controllata è ben diversa da quella di cui parli tu. Se ci vado volontariamente in chetosi, so quello che faccio, e se non lo so, non lo dovrei fare. La letteratura sulle diete ipoglucidiche si è evoluta, le cose stanno in modo leggermente differente, e le CKD sono applicate con successo da una marea di atleti che non soffrono di nessun sintomo che non sia calcolato a priori. Se un diabetico di tipo I segue una cheto, o è disinformato, o è un coglione. Questo tipo di diete si fa quando c'è una base di condizioni ottimali, perchè tra le altre cose, il problema principale sarebbe rappresentato dal fegato. La polemica è sterile, un discorso costruttivo si può fare, e sarebbe utile sia a me, che alle persone che eventualmente leggeranno il post. Io non farei mai fare una cheto a nessuno, e se la faccio io, so quel che faccio. Tengo sotto controllo diversi parametri, cosa che non avviene nei soggetti che vengono colti dalla chetosi involontariamente, e che quindi soffrono di molti sintomi evitabili da chi la sfrutta al suo servizio. |