Nick: `ReVaN` Oggetto: re:Cari vomeresi Data: 4/11/2005 14.58.27 Visite: 19
Il discorso di quella commerciante è campato in aria, mente sapendo benissimo di farlo. Ma questo è un conto. La questione della crescente delinquenza al Vomero è un altro fatto, come è un fatto che spesso essa è legata alla condotta teppistica di ragazzi che del Vomero non sono. Ammettere ciò non significa certo giustificare le valutazioni strampalate di chi chiede di separare la città per caste, magari negando agli abitanti della periferia il diritto di movimento con i mezzi pubblici verso il nostro quartiere, cosa ottusa e questa certamente snob, provinciale e tipica di chi nasconde i problemi invece di affrontarli. Ma permettimi, ammettere l'esistenza del problema non vuol dire nemmeno dover accettare passivamente l'incremento dei fenomeni delinquenziali. In nome di che? Solidarietà? Come dire, siccome in altre zone della città si vive peggio, progressismo vorrebbe che si accettasse la distribuzione un po più omogenea del fenomeno sul territorio anche altrove senza lamentarsi altrimenti si è illuminati e snob? Invocare maggiori controlli delle forze dell'ordine perchè si è abituati a qualcosa che, è vero, in altre zone manca, e cioè l'abitudine ad un "minimo" di sicurezza, significa essere conservatori? Non credo che la voglia di mantenere un certo livello di legalità sia motivo per essere tacciati di snobbismo, salvo cadere nell'equivoco del tuo vecchio post su Cofferati.. progressismo significa accogliere, rendersi conto delle cause sociali di disagio e operare prima nel senso rivolto al tentativo di risoluzione delle medesime, ed in secondo piano ove necessario anche in via repressiva, ma non significa sopportare ed accettare tutto come Cristo in croce. Un abitante del Vomero, non illuminato, non snob e nemmeno di destra, ma che non vede perchè dovrebbe "accogliere" la delinquenza in silenzio. "Lotito ha dilazionato il debito col fisco in 20 anni, ma fra 20 anni sarà muort!!!!" (G. Rambone)
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