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BlogRoom di Ircnapoli


( 14/1/2012 14:58:45 N. 377624) - giangic    Mostra profilo Invia messaggio


io sono le solite canzoni
quelle piu belle del classico e dell imbarazzante normalità
io sono la mente malata creatrice di vortici di vita
che distruggo tutto cio che incontro e poi voglio ripararlo
sono il non senso nelle giornate
il buco del nulla delle pause senza pensieri
io sono ciò che piu fa male sono il pensiero meno profondo
ma piu immediato che possa esserci
io non ho voce ne vestiti ne entità
sono l anima in pena di un purgatori con pareti di inferno
e lascio decidere alle redini della mia pazzia cio che succederà.
Sono un debole e vile che prende decisioni per altri
senza mai guardare davvero la direzione delle mie parole scagliate
io sono l ombra che va via il sole che tramonta la banalità del romanticismo nascosto
io sono un dramma che nessuno vuol piu leggere o recitare




( 10/1/2012 18:10:15 N. 377618) - Midori*    Mostra profilo Invia messaggio

Oggi caffè e chiacchiere con te. Napoli piena di sole.Tu che mi guardi ancora nello stesso modo... nonostante non me lo merito...nonostante le mie merdate.
Perchè non riesco a farmi piacere le persone solari e lineari come te? Perchè?




( 9/1/2012 23:08:57 N. 377616) - .:OrLanDo:.    Mostra profilo Invia messaggio





VOGLIO UNA CASAAAAA!!!!
CAZZO, IO VOGLIO UNA CASA!!!!!!









( 6/1/2012 17:48:22 N. 377613) - °ÐaiQuiRi°    Mostra profilo Invia messaggio

 
 
«Ti piace giocare?»
«Mmh, si!»
«Allora, facciamo un gioco: parliamo al telefono, usciamo insieme, ridiamo e scherziamo­.»
«E poi?»
«E poi niente, il primo che s’innamora, perde.»

-Sette Anime-














( 4/1/2012 11:17:47 N. 377609) - PecOra_Nera!    Mostra profilo Invia messaggio

felice anno nuovo!




( 4/1/2012 03:34:17 N. 377608) - YeTy    Mostra profilo Invia messaggio







[
Guardo' negli occhi 
la ragazza,
quegli occhi verdi 
come il mare ...
Poi all'improvviso 
le usci' una lacrima
... E lui credette di affogare ]






Ma come piangevi con quegli occhi cosi' piccoli.
E com'è stato bello per me
farti tornare a sorridere .






blog modificato il: 06/01/2012 09:38:45




( 4/1/2012 00:25:24 N. 377607) - VaMPiRiNa    Mostra profilo Invia messaggio







( 31/12/2011 01:55:26 N. 377604) - Ramy*    Mostra profilo Invia messaggio



Seppure è sempre più raro il mio passaggio su questo blog, non c'è cosa che mi alletta e rilassa di più, che mettere su quattro parole ogni fine anno per il resoconto del tempo.
E' il momento in cui le idee si raggruppano in un gomitolo di lana aggrovigliato e che tocca a me filo per filo sbrogliare. Con gli occhi e le mani fisse sulle tastiere.
Beh quest'anno è iniziato benissimo,
a gennaio ho provato la splendida gioia di avere una nipote, Roberta,
che mi riempie il cuore ogni giorno di gioia, che mi sorride con quei denti, che ha fatto di me la donna più felice del mondo.
Nasce una notte fredda di gennaio, in un clima mentale dal sapore aspro, ma si lascia adorare ed amare come se niente fosse.
Ha messo a posto tanti tasselli, ne ha fatti scoprire altri in disaccordo,
ma ha portato tanta, tantissima gioia nelle nostre vite
e soprattutto tanta serenità.
Febbraio e marzo non sono stati mesi troppo positivi,
mi sono trovata a fare un resoconto con il mio status mentale,
a rivalutare alcuni rapporti, a capire alcuni limiti della mia persona che inevitabilmente ho dovuto ammettere di avere e quindi accettare.
Mi sono salvata dalla psicologa, sono stata almeno una volta più forte della mia ansia,
e per quanto oggi è compagna e nemica delle mie giornate, si può dire che abbiamo raggiunto un giusto equilibrio tra guerra e pace.
Aprile dolce dormire si dice,
ma per noi è stato dolce fumare, in quel paese dei balocchi chiamato Amsterdam con cui abbiamo condiviso un'esperienza forse tanto agognata in tutti questi anni.
Ottimi componenti, ma soprattutto le mie amiche di sempre, le mie viscere, le mie sorelle, il mio sangue, Tonia e Noemi
così vicine e diverse da me, ma pilastri fondamentali dei quali non posso immaginarne l'assenza.
Queen's day, quel viaggio voluto dopo tanti anni, quel viaggio depurativo delle coscienze, avvolto nei sorrisi di chi ha desiderato la libertà e finalmente l'ha ottenuta.
Forti, unite...da sempre.
Giugno oddio il mese dell'amore,
quel momento che mai avrei immaginato di riprovare,
quelle farfalle nello stomaco che mi accompagnano da diversi mesi.
Mai e poi avrei pensato che il mio cuore potesse battere di nuovo per una persona, per giunta tanto diversa da me.
Mai avrei potuto credere che Cupido bussasse alla mia porta e mi facesse conoscere quello che oggi con tutte le difficoltà, credo sia proprio l'uomo della mia vita.
Tu così incostante e distratto, bambinone da sempre
tu che con quegli occhi azzurri mi fai ricordare che la vita è bella ogni volta che ti illumini,
tu che quando hai avuto un momento di debolezza mi hai fatto bruciare il cuore,
tu che sei nella mia vita e spero ci sarai ancora per molto molto tempo.
Settembre Lisbona con la mia famiglia, una nuova esperienza condivisa con felicità.
Di quest'anno ricordo con soddisfazione i miei successi universitari, il passaggio sempre più vicino alla laurea, la richiesta della tesi
l'ansia degli esami ed il conto alla rovescia.
Sono felice perchè ci sono tutti con me e spero che tutti mi accompagneranno nel nuovo anno.
Gli inizi mi fanno sempre un pò paura, ti calano in una nuova avventura di cui non conosci le peripezie.
Voglio ricordare le cose belle, quelle brutte preferisco metterle nel cassetto del dimenticatoio,
ed affrontare il nuovo anno nel migliore dei modi, e stavolta so per certo che non mi mancano gli affetti. Nessuno escluso.
Buon anno a tutti.
Buon anno a me, alla mia famiglia, al mio fidanzato, buon anno a mio fratello a sua moglie ed al capolavoro che hanno messo al mondo, ai miei zii e cugini, buon anno alla mia amata nonna.
Buon anno ai miei amici.
Buon anno alle mie gatte.
Buon anno a chi non c'è più ma che ci accompagna ogni giorno.
Che questo 2012 sia ricco di sorprese sempre positive.



















( 15/12/2011 16:08:0 N. 377591) - alylia    Mostra profilo Invia messaggio



La ballai una sera, in una stanza. In un sentimentale stato d'animo, così recitava il titolo, che ho storpiamente tradotto.
Perchè a sentire In a sentimental mood è tutta un'altra storia, il suono delle parole combacia perfettamente con le armonie di Coltrane ed Ellington.
Ero innamorata, ma non lo sapevo. Non sapevo neanche niente dell'amore a dirla tutta. Ma c'era questa musica e lui mi invitò a ballare e io mi lasciai guidare. C'erano due bicchieri sporchi di vino e una bottiglia ancora mezza piena. E pensai che l'amore fosse pure questo, fidarsi di qualcuno che ti convinca che c'è un momento giusto per ogni cosa, e lasciarglielo decidere.




Pioveva e faceva freddo. Uscimmo dopo poco di lì. Non chiudemmo neanche bene la porta di casa, scappammo di corsa verso la macchina.
Sorridevo. Ricordo che sorridevo mentre mi infracidavo. Mi sentivo felice, probabilmente. Mi bastava poco. Mi bastava lui.





Ho capito esattamente cosa fosse l'amore qualche anno dopo. E non ne ero io la protagonista.
Ero in una fredda e piovosa domenica invernale. Lo ricordo perchè dalla chiesa vedevo uscire famiglie che per un giorno alla settimana sentivano di essere buone e lasciavano spiccoli ad una mendicante all'angolo dell'edificio che rimaneva a secco tutti gli altri giorni. La carità cristiana è altalenante.
E mentre tornavo a casa avviluppata in sciarpe, cappotto, cappello e guanti, lasciai un piccolo spiraglio per gli occhi che non poterono fare a meno di guardarli. Loro due. In una scena che non dimenticherò mai più. Se esistono ricordi incancellabili vorrei portarmelo sempre con me, con il sax il coltrane nelle orecchie.
Lui disabile, paraplegico per essere precisi. Faceva scorrere le ruote della sua sedia sotto le mani, mantenendo il passo della sua compagna. Cercava di dare rincorse quanto più lunghe possibili alle sue ruote, e fin quando non smettevano di girare le teneva la mano, e poi riprendeva l'esercizio. Passeggiare mano nella mano con la donna della sua vita era un piacere che valeva qualsiasi sforzo.
Entrarono nel palazzo dove abitavo, dove non li avevo mai incrociati. Dove non li ho più incrociati.




Sorridevo. Ricordo che sorridevo mentre salivo le scale. Sorridevo e mi commuovevo. Mi sentivo felice per qualcuno che non conoscevo. Pensavo che doveva essere meraviglioso amarsi.

 

http://youtu.be/mszSoTNqH3Y


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blog modificato il: 15/12/2011 17:23:59







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