Nick: `ReVaN` Oggetto: re:Pensiero su "gomorra" Data: 17/10/2006 14.34.17 Visite: 112
è stato detto: Punto 1: Chi è che a Napoli non li conosce????credo tutti,quindi è un libro x chi non è di Napoli! Quando ci fu la guerra a secondigliano,vedevo che cmq i tg e i quotidiani cmq parlando degli omicidi facevano i nomi dei clan...MINACCE a giornalisti niente???
Un conto è dare una notizia specifica di una retata, di un arresto, di una faida, altro conto è denunciare nello specifico persone e fatti. E' questo che ha dato fastidio alla camorra, il fatto di portare all'attenzione delle masse un fenomeno mai realmente approfondito, negli ultimi tempi, al di là di notizie di facciata.
è stato detto: Punto 2:non ho letto il libro,quindi non conosco la critica,xò noto che il libro viene considerato x altre cose e questo mi fa pensare a semplice PUBBLICITà!!!
Io non credo che Saviano abbia incitato la camorra a minacciarlo di morte per fare pubblicità al suo libro
è stato detto: Punto 3:Si parla di denuncia???Sono cose che le forze dell'ordine e magistrati già conoscono...alla fine il popolo non può fare niente!!!
La gente però ha il DIRITTO/DOVERE di denunciare POLITICAMENTE determinate cose, tipo un Sindaco (Istituzione locale rappresentativa) che spara boiate assurde e non interviene come dovrebbe. Sono 2 cose separate la denuncia penale e quella POLITICA.
è stato detto: punto 4:La casa editrice del libro è la mondadori(fa parte del gruppo fininvest)...ricordate l'inchiesta "lodo mondadori" dove Berlusconi,Previti, Acampora e Pacifico erano accusati di aver fatto arrivare del denaro a Metta, ex magistrato della Corte d'Appello civile di Roma, per favorire la famiglia Mondadori/Formenton (e di conseguenza Berlusconi) nel giudizio sull' assegnazione della Mondadori. ora mi domando,ma se uno scrittore che denuncia la criminalità può mai scrivere per una casa editrice di un "criminale"???
Questa è una tua considerazione morale che non toglie nulla alla bontà e alla veridicità di ciò che si scrive. Se è per questo anche D'Alema ha scritto per Mondadori, tanto per fare un nome... un conto è la "tasca", un conto è la bontà dello scritto.
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