Nick: Remedios* Oggetto: Luigi si sposa Data: 26/4/2004 15.2.28 Visite: 270
Luigi si sposa, si sposa a fine anno. Senza chiedermi il permesso si porta via un pezzo della mia vita. Ed io sono di pessimo umore. Anzi no, io sto proprio incazzata nera, mi girano così forte le palle che manderei a’fanculo tutti. Che inizio settimana del cazzo! Sono le 8:30, la metropolitana come ogni lunedì è così piena che sembra un carro bestiame, scendo alla mia solita fermata e insonnolita mi avvio verso l’ufficio quando da lontano scorgo una figura a me familiarissima che mi viene incontro. Il cuore ha un sussulto, primo perché è Luigi, e Luigi è il mio amore adolescente, la mia prima cotta, il mio primo bacio; poi perché mi aspettavo di vederlo ovunque tranne che a Roma. Ogni tanto l’ ho rivisto le volte che scendevo al paese, ed il mio sguardo si è sempre posato su di lui con un pizzico di malinconia. Perché io sono innamorata di Luigi da quando avevo undici anni, da quando l’ ho visto la prima volta ad una festa di compleanno, una di quelle feste pomeridiane piene di adolescenti noiosi con l’apparecchio ai denti e gli occhiali a culo di bottiglia. Lui era già al liceo, il galletto conteso da tutte la altre galline, ed io ero il brutto anatroccolo che non avrebbe degnato nemmeno di uno sguardo. Trascorrono due anni di amore a senso unico, di appostamenti vari ed inutili, poi arriva settembre ed è la festa del MIO compleanno, e casa mia è un via vai continuo di gente più o meno conosciuta. Perché, non so se avete mai dato una festa di compleanno in un paese, ma dopo un’ora ti ritrovi tutti gli abitanti a casa, chi più chi meno con la bellicosa intenzione di scroccare cibo e bevande. Insomma, tra la marea di gente che mi piomba addosso c’è anche Luigi, venuto non so da chi. Sempre sorridente. Posso ballare un lento con la festeggiata? Perché quando avevo tredici anni si mettevano i lenti alle feste in casa e si segregavano i genitori in cucina. Gli pesto un piede. Stoicamente resiste. Gliene pesto un altro. Mi invita a sederci. Parliamo tutta la sera, incuranti degli invitati e degli sguardi indagatori dei miei. Ed inizia la mia stagione dell’amore, il primo anno di liceo con Luigi al mio fianco, sempre, con Luigi che mi aiuta in matematica, che mi rincorre tra i corridoi per un bacio veloce, che fa filone con me per andare negli scavi o a Sorrento, che viene a casa mia a vedere un film. Poi tutto finisce, io devo cambiare città, lui resta al paese. E le storie a distanza quando hai tredici anni non funzionano, anzi, secondo me non funzionano mai. Ma il ricordo resta, indelebile, e cambiamo noi e cambiano le situazioni e ti rivedi ogni estate quando vai a trovare nonna per le vacanze, ma ti rendo conto che si è creato un sottile muro, e la confidenza di una volta è velata da un leggero imbarazzo. In tutti questi anni mi sono limitata di osservarlo "da lontano", l’ ho visto in compagnia di ragazze diverse ed ho sempre fantasticato su cosa sarebbe accaduto tra noi con i se e con i ma. Ci sono stati infruttuosi tentativi di riconquista da parte mia, ma tutto ciò che ho conquistato sono state solo due figure di merda. Una volta l’ ho pedinato fino all’Università per parlargli, ma sul più bello mi sono bloccata e sono scappata via; un’altra volta l’ ho fatto chiamare da una mia amica che ora è un’ex amica che si è spacciata per una sensitiva e che ha cercato di convincerlo con molta poca professionalità che IO ero l’unico amore dalle sua vita. Una scena patetica. Quell’amica è diventata ex amica perché dopo questo episodio è diventata la sua ragazza. Ed è lei che Luigi porterà all’altare. Già, bizzarra la vita vero? Stamattina quando l’ ho visto a Roma mentre mi recavo assonnata alla fermata dell’ autobus ho subito pensato a congiunzioni astrali favorevoli, a storie di destini incrociati. E invece : come va che ci fai qui nulla un meeting da queste parti tu io invece lavoro a due passi proprio di fornte alla banca d’italia che combini di bello ma lo sai che a fine anno mi sposo con L. ah ti sposi che bello congratulazioni (mannaggia la puttana ma con tante zoccole in giro proprio con la più zoccola ti devi sposare??!!?!?!).
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