Nick: Anglachel Oggetto: re:"catechismo di ateo Data: 19/2/2008 13.36.49 Visite: 51
è stato detto: oppure molto più "bassa"...dipende dai punti di vista.
La mia frase non era soggetta a punti di vista. il non credente in una morale calata dall'alto, ha più responsabilità e vincoli verso gli altri, di colui che crede nella giaculatoria regalataci da mosè. mi viene in mente un esempio che per me è stato illuminante: il codice di hammurabi (ca 1800 a.c.), ha il finale che recita più o meno così per portare regole e giustizia, in modo che il più forte non possa nuocere al più debole; quest'uomo vissuto 4000 anni fa, che vincoli morali aveva? poteva fare il re come tutti e vivere la bella vita. No invece, aveva il potere di fare qualcosa di cui sentiva la responsabilità di farlo. Mi spiace, ma colui che non ha una morale fixata, è tre volte responsabile. Verso sè stesso, poichè è in quello che facciamo e decidiamo di fare, che assumiamo forma di noi stessi; deve quindi in primis definire la forma di sè. Verso gli altri, poichè viviamo in relazione con altre persone e la nostra forma è condizionata dal modo con cui ci relazioniamo, inoltre è nel guardare la forma di noi stessi che gli altri percepiscono che riconosciamo la nostra forma stessa. Verso la società, in quanto essendo noi stessi semplici formiche in un formicaio, non possiamo che lavorare cercando di mettere sempre più e migliori mattoni, imprimendo la nostra forma nella società che costruiremo e che altri si godranno. La cazzata 'ha l'ateo può fare quello che gli pare, tanto non va all'inferno' è vecchia ed è smentita ogni secondo. Endure, in enduring grow strong. Pizza Pizza Marescià, Jammebobbe, E Se volessimo Calcolare l'Incertezza sulla Frequenza, Il Preservativo nella Mutanda, Peppuorko. |