Nick: (ò) Oggetto: deficit Data: 25/6/2008 15.14.11 Visite: 36
Io anche su questo tema ho imparato ad astenermi dai giudizi estremi, o dal giudizio in genere. Quando si tradisce, solitamente lo si fa per due ordini di problemi: 1- Non funziona la coppia, e per coppia nn s'intende uno status quo a bomboniera, ma un rapporto tra due persone ognuno con una capa quindi un universo di complessità, bisogni e problemi indicibili 2- Non sto bene io che tradisco, perchè nn sto bene con me stesso, non mi piaccio, ho bisogno di conferme, ho paura di legarmi.
Chi è tradito non è una merda, solitamente è scemo. E' solo deficitario in qualcosa, manca di qualcosa, deficitario prima verso se stesso poi verso l'altro. Ancora più scemo se non si accorge di avere questo deficit che spesso spinge il partner al tradimento. Voglio dire che quando una coppia riesce a coprire tutti i bisogni, di lui e di lei, il tradimento è impossibile (tranne nei casi patologici, e frequenti) Ma questo stato di appagamento reciproco è rarissimo, o almeno quantomai breve, dura poco. Il tradimento allora è una manifestazione sincera di un disagio, disagi di coppia o personale. Insomma, viva il tradimento, ma solo quando si riesce ad interpretarlo. Quando cioè si comprende cosa manca, cosa si va a cercare altrove. Chi perdona dovrebbe più che perdonare mettersi in discussione e capire che deficit ha. Chi tradisce deve fare una scelta migliore. Tradire non è scegliere. Tradire ci permette di colmare i vuoti del nostro partner, per poter continuare a stare con lui nonostante il deficit. Capisco molto bene la tua amica, dopo la scopata con il tuo amico, avrà colmato il deficit del suo ragazzo, avrà sentito di amarlo di più certamente. |