Nick: giGGinocon2G Oggetto: Analisi (forse) più lucida Data: 9/2/2009 12.44.17 Visite: 309
Ieri sera si è persa l'ennesima partita, quarta in sette partite, settima consecutiva fuori casa. Che sia questo un momento di crisi è palese agli occhi di tutti. Vorrei provare però a ragionare con voi in maniera più lucida su alcuni aspetti.
1. Gli obiettivi. che la champions fosse un sogno era chiaro a tutti tranne che ai "tifosotti" dal facile entusiasmo. Quello che nessuno aveva valutato è la difficoltà di raggiungere la zona uefa. Attualmente siamo 6 punti sotto il sesto posto e tra Napoli, Fiorentina, Roma, Genoa, Palermo e Lazio (ho escluso cagliari ed atalanta che non ritengo valide) ci sarà una qualificata per la champions ed una per l'uefa. Non voglio essere catastrofista, ma bisogna lottare.
2. La crisi del nuovo anno. da quando c'è Reja, abbiamo sempre stentato alla ripresa del campionato. A distanza di tempo pare quasi un mezzo miracolo la vittoria interna contro il catania (che è poi anche l'ultima vittoria). E' fisiologico che ci sia un calo, e chiunque di voi abbia praticato uno sport a livello agonistico, sa bene che ritornare in forma non è un processo veloce. 2 mesi di black out, però, sono decisamente troppi. E' anche vero che giocano sempre gli stessi: se la forma non c'è, e le alternative non ci sono o non sono impiegate, è difficile invertire la rotta.
3. Mentalità. a prescindere dal calo fisico, noto un atteggiamento pessimo di molti calciatori: Blasi che regala palle agli avversari, Gargano che non indovina più un passaggio che sia uno, Zalayeta che non corre e non lotta più, Maggio ombra di se stesso...che accade? Problemi nello spogliatoio? Che qualcuno si sia montato la testa e non riesce più ad avere una mentalità "operaia"? Il mister non riesce a motivare la squadra?
4. Non tiriamo più in porta. anche ieri sera, al 90', il tabellino segnava 2 tiri nello specchio; questo avviene da metà dicembre, dalla partita a Torino. Senza tirare non si fa gol, senza segnare non si possono fare risultati. Ritengo indecenti dichiarazioni come quelle nel post firenze in cui fu detto che il Napoli "ha creato occasioni importanti", dimenticando di aver fatto addirittura gol senza aver mai tirato in porta.
5. Calci piazzati. ieri ancora gol preso su calcio da fermo. ho fatto 2 conti: ne abbiamo presi ben 9 su 27, cioè un terzo dei gol subiti, di cui 7 decisivi. Io non sono un tecnico, ma credo che il problema sia palese. Chi è che si occupa di curare certi schemi? Viviani? Bene: se non è cosa sua, che qualcuno prenda provvedimenti. Inolte, visto e appurato che Gargano da fermo non sa calciare, perchè non affidare quel ruolo a Bogliacino quando è in campo? Perchè lasciargli calciare solo gli angoli da sinistra? Devo forse ricordare io quanti e quali assist ha fatto negli anni al Napoli?
6. Mercato. L'anno scorso, per risollevarci dal periodo di crisi, il presidente comprò 4 giocatori dando un segnale forte ai calciatori in rosa che tiravano i remi in barca e rinforzando la squadra con Navarro, Mannini e Santacroce (Pazienza fa schifo!). Quest'anno così non è stato. Il solo acquisto di Datolo non mi sembra affatto sufficiente. C'era l'occasione per galvanizzare l'ambiente e la squadra rimanendo in alto quanto più possibile, ma non si è sfruttata, non so quanto per volontà di non spendere o per mancanza di alternative valide.
7. Reja-Marino. da quando il friulano è alla guida del Napoli non so quanti giocatori siano stati adattati a giocare fuori ruolo, con risultati spesso poco convincenti. Il prossimo della serie sarà proprio datolo. A questo punto mi chiedo: Marino compra i giocatori senza parlarne con Reja? Risposta: si, li compra come piacciono a lui! Si parla di cambiare allenatore: chi accetterebbe un ruolo di secondo piano nella gestione tecnica della squadra?
8. Addio Reja? così come ogni anno di questi periodi si comincia a parlare di un possibile dopo Reja. Inutile dire quanto abbia fatto di buono qui a Napoli, riuscendo a resistere dove in molti hanno fallito, centrando per lo più tutti gli obiettivi dell'anno (salvo la finale persa con l'Avellino). Credo che allenatore migliore di lui lo scorso anno non ci fosse, e credo anche che sia stato giustissimo confermarlo per questa stagione, vista la mancanza di alternative e visto soprattutto il raggiungimento dei sopracitati obiettivi. Credo però che se si vuole fare davvero il pluridichiarato salto di qualità, c'è necessità di un cambio al timone, purchè sia un cambio di un certo livello. Il problema è che non vedo nessuno disponibile sul mercato, non credo alle favole di Spalletti e Prandelli ed inorridisco di fronte alle ipotesi odierne di Antonio Conte. Di sicuro comunque, nessuno di quelli che chiedono immediatamente la testa di Reja verrà accontentato: non credo ci sia alcun allenatore disposto a traghettare la squadra fino a giugno per poi essere messo alla porta.
9. Rinascita? sabato si torna in casa, contro il Bologna, squadra molto ostica ma nettamente alla nostra portata. Tornare alla vittoria credo sia fondamentale, anche per prepararsi a sfruttare al meglio il doppio turno casalingo che ci vedrà poi opposti ad una diretta concorrente come il Genoa. Non sono i popoli a dover aver paura dei propri governi, ma i governi che devono aver paura dei propri popoli. [V] |