Nick: rockgirl Oggetto: Sonno, Che Passione Data: 9/9/2010 11.59.7 Visite: 994
io veramente non ho idea di come si faccia a dormire poco. è ormai assodato che se non dormo ALMENO 10 ore non riesco a rendere, vagabondo durante il giorno alla continua ricerca di un giaciglio. sono molto affascinata dalla cosa. voi di quante ore di sonno necessitate? una volta uno di psicologia mi fece una lezione informativa circa brevi dormitori e lunghi dormitori (indovinate in quale categoria sono capitata), ironia della sorte, mi addormentai prima di riuscire ad elaborare il contenuto della sua logorrea. dunque sappiate che: "...così mentre alcuni fortunati (o sfortunati) individui necessitano soltanto di due-tre ore di sonno per sentirsi del tutto riposati ( esempi così detti di questi "brevi dormitori" sono Edison, Napoleon e Chou-en-Lai) altri, i cosidetti "lunghi dormitori", alla cui categoria sembra appartenesse Einstein, non si sentono in forma se non dormono oltre nove ore. Un ipnologo di Boston, il Dottor Hartmann, ha anche stabilito che esiste un diverso profilo psicologico fra i brevi e i lunghi dormitori. I primi sarebbero individui efficienti, forti lavoratori, ambiziosi, conformisti, sicuri di sè e soddisfatti della propria vita, non apprensivi. I lunghi dormitori sarebbero meno soddisfatti e critici nei confronti di se stessi e della società, apprensivi, con problemi di tipo nevrotico o con un moderato stato depressivo, portati spesso a utilizzare il sonno come una fuga quando la realtà si fa sgradevole (praticamente io); in compenso fra i lunghi dormitori sarebbero più facilmente reperibili individui dotati di personalità artistica e creativa..." "Essere così stanchi da desiderare sopra ogni cosa il riposo. Sprofondare di colpo nel mondo dei sogni dopo aver abbandonato la testa sul cuscino. Avvertire invincibile, nel bel mezzo di una riunione, la sensazione delle palpebre che si chiudono e del capo che ciondola. Tre situazioni ben note ai deprivati di sonno. A tutte quelle persone che, per lavoro o impegni sociali, sono obbligati a sottrarre spazio ad una funzione necessaria e imprescindibile per l'organismo. LA GIUSTA «DOSE» — Sei milioni di italiani vivono in questo affanno, alla continua ricerca del ristoro perduto. Dovremmo stare sotto le lenzuola in media 8 ore e 45 . Fermo restando il fatto che poi ognuno di noi ha i suoi personali fabbisogni e c'è chi può andare avanti con quantitativi molto limitati. Qui non si parla di insonnia, cioè dell'incapacità di assopirsi. Ma di una carenza indotta dai ritmi di vita, che si vorrebbe volentieri evitare: «Chi crede che bastino soltanto poche ore si fa del male e non lo sa» avverte Lawrence Epstein, direttore medico del Centro di salute del sonno di Boston. Ci sono dei segnali inconfondibili per misurare il nostro livello di stanchezza: «Di solito prima di addormentarci passano 15 minuti — dice Thomas Roth, specialista all'ospedale di Detroit —. Se succede in un paio di minuti è un pessimo segnale così come la sonnolenza diurna. Un altro test? Preferire un pisolino al sesso». Le conseguenze di questa sorta di scippo possono essere più serie di quanto si immagini. Aumento dell'appetito, tendenza a ingrassare, diabete e depressione sono i rischi a lunga scadenza. Si è visto che chi dorme poco produce meno leptina, l'ormone che comunica al cervello il senso di sazietà, e più grelina, l'ormone collegato allo stimolo della fame. Viene alterato inoltre il sistema dell'insulina e ciò significa tendenza a sviluppare diabete e obesità. Per non contare le ripercussioni sull'umore e lo stress, che dipende dal livello di cortisolo. ERRORI DA EVITARE — Luigi Ferini Strambi, presidente dell'Associazione italiana medicina del sonno, a novembre, a Milano, il congresso nazionale, conferma. Gli scippati sono in aumento, specie tra i giovani. «Per colmare la mancanza di sonno si cerca allora di rifarsi il giorno, ma non serve perché la qualità del sonno notturno è ben diversa. Dunque evitare quella che viene chiamata sleep buffet, vale a dire l'abbuffata. Il recupero va fatto per gradi, con una serie di accorgimenti». Limitare per quanto possibile le condizioni di vita che obbligano a posticipare l'appuntamento col letto. Non infliggere all'organismo queste «offese» per lungo tempo. Ecco altre due regole utili. Strambi ricorda la classificazione. I brevi-dormitori, ai quali sono sufficienti 4-5 ore. I medi, 7 ore, e i lungo-dormitori 9-10 ore. Margherita De Bac"
Eppur va tutto bene va proprio tutto bene, manca un po' l'appetito e il valium per dormire l'ho finito. |
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