Nick: dafne76 Oggetto: Catullo Data: 11/10/2004 0.13.10 Visite: 21
Povero Catullo, smetti di vaneggiare, e quel che vedi essere morto, considera(lo) morto. Rifùlsero un giorno per te giorni felici [soli splendenti], quando solevi andare dove ti portava la ragazza amata da me [noi] quanto nessuna sarà amata. Là si facevano quei molti giochi (d’amore) che tu volevi, e lei non rifiutava. Rifulsero davvero per te giorni felici [soli splendenti]. Ora lei non vuole più: (e) anche tu, (seppure tu) non (lo) possa, non volere, e non inseguire (lei) che fugge, e non vivere infelice, ma con animo risoluto sopporta, resisti. Addio, ragazza: ormai Catullo è forte [resiste], e non ti cercherà, e non pregherà (te) che non lo vuoi. Ma tu soffrirai, quando non sarai (più) pregata. Disgraziata, guai a te! Che vita ti rimane? Chi ora si avvicinerà a te? A chi sembrerai bella? Chi ora amerai? Di chi si dirà che sei [sarai detta essere]? Chi bacerai? A chi morderai le labbra? Ma tu, Catullo, risoluto resisti.
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