Nick: Althusser Oggetto: LA FAMA LA RICCHEZZA LE DONNE Data: 18/4/2005 14.46.20 Visite: 262
Attualità perchè è un argomento sempre molto attuale. Premetto che il discorso vale per alcune donne, che siano tante o poche, la maggioranza o un'esigua minoranza, questo non ve lo so dire. Quello che però so per certo è che il fenomeno esiste e ne ho avuto dimostrazione tante volte nella mia vita. La domanda è: oltre alla qualità che fanno per se stesse di un uomo un uomo ambito dalle donne, bellezza, simpatia, fisicaccio da palestra, ecc. ecc. secondo voi l'essere famoso per una qualsiasi ragione, essere una rockstar, essere ricco aggiunge valore alla persona? gli da quel valore addizonale che trasforma una persona normale in un'icona appetibile? Non sono mai stato un personaggio famoso, o meglio ho goduto di qualche briciola di fama in alcuni ambiti specifici o di riflesso, lavorando a contatto con tipi famosi nel campo della musica. Ricordo che durante la "pantera", quando ero uno dei personaggi più in vista nel movimento universitario, le mie capacità seduttive ebbero un'improvvisa quanto gradita impennata. Da adolescente ero molto introverso, provenivo da una famiglia che faceva fatica ad arrivare alla fine del mese, non avevo quegli oggetti di consumo che ti facevano sentire nell'italia ebbra di apparenze degli anni 80 una persona arrivata e socialmente vincente. Per cui quando alla fine di un intervento scendevo dal palco della presidenza e notavo gli sguardi adoranti di un bel po' di tipe che non mi avevano mai cacato prima di allora, la cosa mi lasciava alquanto basito, se pur piacevolmente. Ricordo una tipa molto bella, vomerese, fidanzata con un giovane e noto avvocato appartenente a uno degli studi più prestigiosi di Napoli, che mi era sempre piaciuta da morire, ma per la quale ero stato prima di allora semplicemente trasparente, manifestare palesemente il suo alto interessamento nei miei confronti dopo il ruolo da leaderino che ricoprivo in quel periodo. L'invito ad andarla a trovare a casa (viveva da sola in una casa bellissima dalle parti di san martino e non aveva lavorato un solo giorno in tutta la sua vita) arrivò per me come il classico fulmine in un cielo terso di fine primavera. Ne approfittai per molti mesi, certi treni passano raramente nella vita. Fu li' che capii che dovevo lasciarmi definitivamente alle spalle l'adolescente introverso che ero stato e sfruttare tutte le occasioni che il mio status mi offriva. Poi ho cominciato a lavorare con gruppi musicali, da quelli alternativi a quelli più noti. E qui, se pure di luce riflessa, continuavo a splendere. Il pass dello staff diventava il grimaldello universale col quale facevo breccia e questo non valeva solo per me. Ricordo con chiarezza una volta a un concerto di nek, un mio amico e "collega" avvicinato da una ragazzina 20enne che gli disse papele papele: se mi fai entrare nel camerino di nek ti faccio una pompa. Restai di stucco. Cosi' come quando dopo aver intavolato una conversazione con una ragazza le dicevo che ero l'organizzatore di quel concerto, vedevo il suo sguardo assumere ben altra intensità. Non vi dico poi i miei amici musicisti, da ragazzi normali, diventavano improvvisamente dei veri e propri sex symbols, cosi' dalla sera al mattino, appena il gruppo scalava le classifiche di vendita nielsen (quelle di sorrisi e canzoni). Insomma io sono sempre stato lo stesso, prima della pantera e dopo, quando andavo in giro coi gruppi e prima, tuttavia il mio grado di "fascino" aumentava esponenzialmente a seconda del ruolo che ricoprivo. Questa cosa mi ha fatto comodo, perchè negarlo? Tuttavia mi sono sempre chiesto perchè la persona che ero restava sullo sfondo e perchè il ruolo finiva per essere più importante di quello che c'era dietro, cioè me stesso. A finale, care donne (poche o tante che siate) perchè sbavate clamorosamente per i tipi famosi, che magari fino a un anno prima non avreste nemmeno cacato di striscio? E' il retaggio di un ruolo femminile che non ha storicamente avuto potere e cerca di appropriarsene condividendo quello degli uomi che ce l'hanno o che altro? A voi la sentenza, sperando che non sia troppo ardua e scomoda. |