Nick: popi Oggetto: "elogio alla stupidità" Data: 19/2/2008 14.26.8 Visite: 45
Ormai è una moda, andare contro le cosiddette religioni tradizionali, e pavoneggiarsi contro di esse (senza manco conoscerne i significati, e la favolosa poesia di cui ne sono impregnate), come se ci si impadronisse di uno scettro, rubandolo ad un fantasma, atteggiandosi a Re rispetto a un reame inafferrabile, visto che le Religioni in esse, non parlano ne di potere ne Reami, ma del rispetto in se della vita.
è stato detto: solo il laico può essere davvero virtuoso, perché non contempla ricompensa per la propria virtù."
ciò potrebbe avere un senso, se fossimo eterni, ma purtroppo non lo siamo, siamo soggetti a regole vitali, le quali se non rispettate, inducono non tanto all'inferno o al sentiero del dolore (citando cristiani e musulmani) o peggio ancora come dicono con gli induisti ad una reincarnazione (dopo sta vita, sfido chiunque volesse scontare la medesima condanna), ma all'auto-distruzione, poichè abbiamo voglia di fa capa e muro, atteggiandoci a padroni dell'universo, c'è un unica verità su tutto, ed appartiene ad ognuno di noi, ovvero "La Vita, genera la Vita", con tutte le sue regole, e non di certo, idee dettate dal profitto, o da menti con eghi cosmici. Pregare, cantare, danzare, fare l'amore (non sesso), sono tutti rituali, che ci rendono squisitamente vivi, i quali ci mettono in contatto con la nostre emozioni (le particelle più vicine al nostro istinto vitale). In virtù di ciò, trovo idioti e stupidi, accanimenti e presupposti atei, visto che come una base, non hanno altro che andare contro un qualcosa che non ha ne testa ne coda, visto che l'eternità non la può comprare nessuno.
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