Nick: Landscape Oggetto: re:Matrimonio&Gravidanza Data: 12/7/2009 13.29.15 Visite: 50
Dunque ragazzi, innanzitutto scusatemi se rispondo adesso, ma vi ho letti tutti senza intervenire fino alle 20. Il mio riferimento al matrimonio era forse forzato, perché come qualcuno di voi mi ha giustamente fatto notare con è necessario sposarsi per pensare a un figlio. Il mio dubbio valeva in generale per tutte quelle coppie che, dopo un anno di fidanzamento magari, o addirittura dopo qualche mese, decidono di mettere al mondo un figlio. Che poi la maggior parte di queste persone faccia anche la scelta di sposarsi è un "dettaglio", ma comunque io mi concentravo essenzialmente sulla riflessione che moltissime coppie oggi non si danno il tempo di conoscersi o viversi più a fondo, magari conducendo una vita quotidiana insieme, affrontando le difficoltà, le gioie e gli screzi della vita di ogni giorno, però non si fanno problemi a seguire il loro istinto (perché fondamentalmente di puro istinto si tratta, quasi sempre) e il loro desiderio di mettere al mondo un figlio. Quando le possibilità economiche non mancano, accade che questo basti. Ma basta questo per decidere di fare un figlio? Desiderio, istinto e soldi? La mia domanda non era per ricevere una risposta negativa, ma soltanto per confrontare un po' le mie idee con le vostre...ed è stato interessante. Più nello specifico, il mio post è stato stimolato dalla constatazione che molte coppie, ancor prima di "arrivare all'altare" (nel senso che non dopo un po' di tempo dal matrimonio, ma proprio appena decidono di fare il passo di vivere il resto della loro vita insieme o comunque prima di cominciare a viverla nel quotidiano) concepiscono un figlio. Siccome io ho sempre pensato che, semmai decidessi di mettere al mondo un figlio, vorrei vivere almeno un paio d'anni con il mio compagno/mio marito, innanzitutto per godermi la vita di coppia vera e propria, poi per "ingranare", collaudare la mia vita con quella del mio uomo per poi pensare a fare dei progetti, come quello di avere un figlio che, secondo me, è in assoluto il più grande e coraggioso al mondo. Perché io, come diceva Psyke, penso sia giusto e addirittura doveroso darsi il tempo di maturare insieme, di crescere, di conoscersi nel quotidiano, nella comunione delle situazioni e di ogni cosa come nelle differenze, per poter poi decidere di fare un bambino. Perché se un bambino lo vuoi fare per crescerlo veramente, devi avere tutte le condizioni per farlo: amore, serenità, dedizione, spirito di sacrificio, condizioni economiche favorevoli... ma se non ti assicuri prima che queste cose ci sono nel rapporto di coppia, come fai a pensare già a un figlio? Perché molto spesso l'amore di coppia, la passione, la buona volontà, il sogno, portano a pensare che essi stessi bastino a crescere bene un figlio e a non fargli pesare le scelte dei genitori...ma da quel che vedo, spesso non va proprio così. Per questo riflettevo sul fatto che spesso forse il sentimento e l'istinto si trasformano in egoismo, perché, concentrato soltanto sul tuo desiderio di diventare genitore, di avere la famiglia dei tuoi sogni, ecc.ecc., ti dimentichi del fatto che un figlio con queste cose non c'entra assolutamente nulla, può soltanto prendere le conseguenze positive e negative delle scelte di chi ha deciso per lui... E' anche vero che forse ciascuno di noi ragiona in base alla propria esperienza di vita, e magari chi ha la fortuna di avere dei genitori che si amano e che non fanno pesare nulla sui figli non si fa tante domande, per questo mi interessava molto il confronto... in effetti le mie non erano domande ben precise (e Violetta tu comunque hai risposto!), erano piuttosto dei dubbi, delle riflessioni "a voce alta", e mi ha fatto piacere leggere le vostre.
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