Nick: LaNdel10 Oggetto: re:Strano paese l'Italia Data: 22/11/2005 17.0.51 Visite: 28
All'apparenza, il tuo, potrebbe sembrare un discorso pro o contro l'aborto, come ormai negli ultimi giorni è avvenuto su quasi tutti gli organi di comunicazione, ciò è un pericoloso abbaglio. Leggendo tra le righe di quello che hai scritto ho ripercorso il sentiero di riflessioni già intrapreso in svariate discussioni, da me avute, con menti anche fin troppo sottili. Mi sono più volte chiesto quando la si smetterà di considerare la donna come un'incubatrice, fredda, senza alcuna emozione, senza alcun diritto su ciò che ha nel ventre, robotica nell'assolvere il compito che la natura le ha riservato, senza diritto alcuno. E' impossibile trascurare l'impegno psicologico e fisico che la donna è costretta a sostenere fin dai primi giorni della gestazione. Alcune risposte mi hanno fatto rabbrividire nel descrive una gravidanza come un fatto esclusivamente meccanico, attribuire alla donna come unico impegno quello di attendere nove mesi. Come si fa ad ignorare lo sforzo psichico a cui è sottoposto chi vede rapidamente il proprio corpo cambiare, la tempesta ormonale che crea situazioni continue di apprensione e depressione, il malessere fisico che accompagna la gestazione, la pressione della responsabilità per avere, di lì a poco, la vita di un'altra persona dipendente al cento per cento da lei. Ma chi può imporre qualcosa del genere ad un altro? Chi ignora ciò, evidentemente, è accecato dalla sindrome del boy-scout che pensa di compiere la sua buona azione quotidiana evitando che un aborto si compia, magari se necessario, imponendo la galera ai trasgressori. I barbari invasori vestiti di porpora e i loro invasati seguaci, pronti a partire per la grande opera di moralizzazione dei pover'uomini lontani dal loro dio, dovrebbero capire che le vite da salvare sono quelle che camminano con due "zampe" sul terreno sconnesso dell'emarginazione e della povertà; dovrebbero capire che il "regalo" di mille euro per ogni bimbo nato, sono l'ultimo incentivo del quale questa società ha bisogno e che un'attenta politica mirata al sostegno vero delle giovani madri sarebbe importante per dare a tante la forza di sostenere e desiderare di avere un figlio. L'embrione, quello sì che, per loro, ha diritto sicuro ad un futuro ma non ad un futuro sicuro. Guai a toccare un embrione, si rischia la vita... p.s. il tema era un altro, lo so, ma le risposte degli altri mi hanno trascinato su un argomento che mi prende molto. "Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza" |