Nick: TOPPONI Oggetto: re:CARI AMICI FRUSTRATI Data: 12/8/2004 12.46.33 Visite: 34
Io ti faccio solo un esempio: non troppi anni fa la facoltà di legge era considerata una cazzatina rispetto ad ingegneria, biologia, medicina e le altre che dici tu. "Una laurea in legge non si nega a nessuno" si diceva ed ogni tanto si dice ancora. Naturalmente c'è sempre un fondo di verità in questi giudizi popolari. Ora addirittura ci sono dei corsi tali che anche uno studente di legge può levarsi i suoi sfizi! 
A parte gli scherzi, non farei una questione di difficoltà. Se vuoi far bene una cosa - qualsiasi cosa-, ecco che diventa difficile. I discorsi sulla facilità sono molto italiani, nel senso che sembrano presupporre la facilità nel prendersi il pezzo di carta, senza badar troppo alla sostanza della materia studiata; ma è un fatto che in astratto ogni materia è uguale all'altra, perché ognuna richiede e permette un grado tendente all'infinito di approfondimento e di progresso. Ci sono dei sociologi che hanno cambiato la storia del pensiero, ed ingegnerucoli o medici di mezza tacca, tanto per dire. Se tu passi la vita a baccagliare con gente iscritta a facoltà che i loro nonni riterebbero più prestigiose della tua (in Italia il giudizio della persona media e disinformata di tutto - cioè il giudizio della maggioranza - è quello che fa testo), adducendo come ragioni la quantità di pagine per esame, o la doppia commissione, vuol dire che anche tu tutto sommato non hai ben chiaro ciò che fai; come tutti, ti riduci a discutere dell'aspetto burocratico di una facoltà, e poi ti lamenti pure!
Illuminante in tal senso la tua chiusura: io guadagnerò molti soldi e voi timbrerete il cartellino! Questo è tutto? Povera Italia. |