Nick: Buendia Oggetto: re:grazie Data: 30/10/2009 22.7.15 Visite: 44
allora, aggiungo un'altra affermazione di cui mi assumo anche la responsabilità piena una volta che sia stato montato un caso mediatico che parte da lontano nel tempo e nello spazio (messico, aprile), probabilmente, per come la penso io, con l'intenzione di spostare l'attenzione dei cittadini del globo dalla catastrofe economica (vera e concreta) a qualcosa che potesse superare le preoccupazioni di natura economica e, quindi, cosa di meglio dell'attentato alla salute una volta avviato questo processo, dicevo, la vicenda dei vaccini è nata conseguentemente su un terreno molto fertile, la paura in assoluto non è corretto dire che il vaccino non serve, il vaccino ha un'utilità che va oltre quella dell'immediato pericolo per il singolo ad un agente virale del vaccino si valutano tre aspetti preponderanti per la sua immissione sul mercato sicurezza efficacia costi nella voce costi non rientra solo quello che uno stato spende per acquistare le dosi, smistarle e somministrarle (tutte voci che hanno dei costi) ma anche e, direi, soprattutto a quanto ammonta la stima delle risorse tutte che si renderebbero altrimenti necessarie se l'infezione si propagasse liberamente questo significa: quanti soldi per far fronte ad eventuali complicazioni, quanti soldi per pagare giornate di lavoro perse a quanti si ammalassero, quanti soldi persi per via di un ipotetico blocco cospicuo delle attività produttive e lavorative, più genericamente? sono tutte voci di spesa per uno stato, e molte sono spese morte, denaro, molto denaro, che in una parola 'brucia' quindi, riportando tutto il discorso in questa prospettiva più precisa, il vaccino è utile sì magari non al singolo, ma alla collettività sì e anche alle tre multinazionali del farmaco che hanno prodotto i sieri, senza dubbio |