Nick: Zero-uno Oggetto: re:ennesima discussione mondezza Data: 10/1/2008 18.2.7 Visite: 70
è stato detto: ogni giorno comprerei un giornale di estrema destra e uno di estrema sinistra..per farmi un'idea giusta
Personalmente mi viene da consigliarti di non comprare alcun giornale se l'acquisto del giornale è finalizzato a farti un'idea giusta.
è stato detto: noi siamo uno stato nello stato,noi rappresentiamo l'anarchia
Secondo me una città può definirsi "anarchica", nel senso che dici tu, quando viene ignorata da un punto di vista sociale, politico e soprattutto mediatico (es. POGGIBONSI O CASALPUSTERLENGO possono definirsi paesi "anarchici" perchè nessuno se li caca e questo è un gran bene secondo me) E questo sarebbe un altro punto importante su cui fare delle valutazioni: qui sono in molti a sentirsi abbandonati dalle istituzioni, ma non è che in definitiva gran parte delle problematiche nascono proprio dal fatto che invece qualunque scorreggia si fa a Napoli, grande o piccola che sia, c'è qualcuno che corre per discutere sul fieto emanato dalla suddetta scorreggia? Si discuto del fieto, si cercano le soluzioni al fieto, si FILMA il fieto, ci si indigna per il fieto, si dice che non c'è soltanto il fieto, si è stanchi del fieto, ci si fa coraggio contro il fieto, si pensa al fieto del passato e si riflette sul fatto che non esiste più il fieto di una volta, si pretende aiuto dagli altri in onore di una guerra contro il fieto...E possiamo andare avanti così per molto, ma la cosa più grave è che si diventa il PUNTO DI RIFERIMENTO DI QUALUNQUE FIETO. Del tipo: "eh, va be'..."Ho capito che puzzi, ma come puzziamo noi a Napoli non puzza nessuno" oppure per chi non è di Napoli "eh, va be'...ma come puzzano a Napoli non puzza nessuno" E questo nel bene e nel male (per abbandonare un attimo la metafora del fieto). Siamo costretti sempre e comunque ad essere una bandiera per qualcosa: che sia una bandiera di fieto o di profumo. Questo atteggiamento, forse, non è nemmeno soltanto opera nostra, ma è frutto di un meccanismo sociale che cmq ci è sempre piaciuto assecondare. Forse un modo per sentire di esserci e per combattere così un oscuro senso di inferiorità totalmente ingiustificato tanto quanto radicato dentro di noi, proprio nel sangue che ci scorre nelle vene (e qui ci sarebbe da parlare tanto) Insomma stiamo sempre in mezzo, a prescindere dall'entità e dalla gravità del problema e stiamo sempre in mezzo perchè ci vogliamo stare e perchè ci fanno stare in mezzo. Ma quale stato nello stato...Napoli è la città più strumentalizzata d'Italia. E se questo significa anarchia... Personalmente sogno per Napoli una specie di LUTTO SILENZIOSO. E mi sento di augurare a questa città MILLE ANNI di sano, riflessivo e contemporaneamente ISTERICO...ANONIMATO. I problemi, di qualsiasi natura, in silenzio e senza qualcuno o "qualcosa" che ti tira il collo, si risolvono meglio e pure gli interessi disonesti si allontanano gradualmente da quello che non riescono a conoscere e a capire. Ma è un gran bel sogno perchè in troppi così perderebbero quel magnifico SFIZIO di poter dire a voce alta: "ma tu che ne sai fratello mio, lasciatelo dire da me che so' napoletano e capisco e conosco" Perchèp il napoletano deve capire, conoscere, soffrire, arraggiarsi, fare il furbo, il camorrista e deve per forza portare la bandiera del miglior profumo o del peggior fieto. SIATE ANONIMI. Fareste un bel regalo a questa città... E aggiungerei...SIATE PROPRIO ANONIMI DI PENSIERO!
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