Nick: MosFerarum Oggetto: re:se la democrazia è dittatura Data: 17/2/2006 15.8.23 Visite: 11
son d'accordo che le torture, effettuate da una e dall'altra parte, siano abominevoli. però, senza giustificarle, dico che si tratta della guerra, e quindi il fatto che i torturati, sul campo di battaglia, avrebbero voluto uccidere i torturatori, fa capire (ma non giustifica) la psiche umana e i comportamenti conseguenti. anche gli italiani della folgore in somalia fecero cose irripetibili (ripetiamole, và: bamba a mano nella vagina di una somala), e questo è solo ciò che si sa, figuriamoci quanto c'è di nascosto... capitolo due: europa 1945 e iraq 2006 io non credo che l'avversione della popolazione locale sia dovuta al comportamento dei militari. e lo dico citando una realtà storica. pochi sanno che quando gli alleati dovevano risalire l'italia, a cassino, le truppe francesi (credo) della legione straniera, e in particolare marocchine, dovevano prepararsi alla battaglia. per caricare i soldati e ritemprarli dalle fatiche fino ad allora sostenute, i comandanti diedero campo libero alle truppe, le quali devastarono un paese del frosinate, o della provincia di latina (non ricordo), stuprando praticamente tutta la popolazione femminile. da allora in gergo "fare una marocchinata" significa fare una cattiva azione. ecco, anche gli alleati ne hanno fatto di magagne allora... forse però davvero gli europei già nel 1945 erano più civilizzati, o forse sarà che allora le vicende non avevano un connotato di guerra religiosa, e fanatismo conseguente. o forse davvero all'epoca, la guerra era condotta per un ideale (prima quello di patria, poi quello di liberazione dalle tirannidi, e per la democrazia), a differenza di quella in iraq, ove l'interesse economico è palese. forse solo gli americani (e non tutti ovvio) pensano si tratti di una guerra per la democrazia e per l'autodifesa contro il terrorismo di osama! |