Nick: Shamal Oggetto: re:Reflection Data: 22/7/2004 10.46.38 Visite: 9
è stato detto: Noi....quelle persone che vanno dai 20 ai 30 anni....la nostra fascia d'età insomma....cosa si aspetta dalla vita?
È una cosa che mi chiedo anche io, che ho superato la fascia dai 20 ai 30. Il senso di smarrimento non è solo vostro, io (e molti miei coetanei che hanno passato i quaranta) viviamo ancora in una specie di limbo che ha qualcosa di adolescenziale (con la differenza che lavoriamo più o meno tutti e qualcuno è anche sposato). I gruppi di cui parli (ai quali aggiungerei il Banco, la PFM e qualche cantautore nostrano) hanno segnato un'epoca e forse tiziano ferro non lo farà. Mi capita di pensare: è vero che ogni generazione ha la sua musica? E io, che criticavo la musica che piace a mio padre (che ha vissuto l'epoca della guerra), sono da un considerare un retrogrado perché molta della musica di oggi non mi piace? E ancora: perché della musica di oggi mi piace quella che ricorda la musica che fu (il ritorno a sonorità anni Settanta)? Il problema è che a un certo punto i grandi ideali cominciano ad assumere una forma un po' più terrena, si comincia a pensare che in fondo è bello fare un lavoro che ti piace, è bello stare con gli amici o con la tua donna, è bello anche stare da soli e riuscire a concludere una cosa che ti stia a cuore. Questa fase per me è coincisa con la militanza di partito, allora ho capito che l'idealità della politica si scontra con i problemi pratici (dell'autofinanziamento, dell'organizzazione dei turni per la pulizia di una sede...), ed è giusto che sia così. Poi si scopre che se c'è una cosa che davvero conta, quella è la salute. Ci si mette un po' per capire il senso profondo di questa banalità, ma è tutto vero.  |