Nick: Anyalis Oggetto: re:Ma io per il terremoto... Data: 14/4/2009 19.41.25 Visite: 81
discorso fondato e giusto. Anche se la rabbia ce la facciamo venire solo quando le cose succedono. Ci vorrebbe un pò di sano bordello, e passatemi l'espressione così semplice, nell'ottica del " potrebbe accadere che". Mo in Abruzzo stanno così. Che vogliamo fare, li guardiamo? Non è che si debba avallare ciò che la clase politica, il governo e quant'altro fanno. Però chissà perchè, vedo manifestazioni di piazza per avere una tutela maggiore solo dopo un periodo in cui i media hanno evidenziato un alto tasso di stupri. Non che non ci sia chi se ne interessa sempre, ed anzi fanno un lavoro enorme. Ed il lavoro che fanno è enorme proprio perchè la maggioranza delle persone non si cura delle cose finchè non accadono. Il coccodrillo mangia i figli e poi piange. Ora ok, non potrei essere più d'accordo con ciò che è qui stato detto. Ma adesso che il danno c'è stato, e che la situazione è quella che è... preferisco agire come essere umano che ragionare come individuo. Se fossi furba, penserei a tutte le cose che potrebbero succedere e mi sbatterei per prevenirle. Però se vedo a 500 mt dalla caserma dei Carabinieri un tizio che cerca di violentare una ragazza, non mi giro dall'altra parte pensando che se sta accadendo è colpa della mala organizzazione dei corpi di polizia. Poi ovviamente, ci sono modi e modi per fare cose utili, se non addirittura belle, per chi ha necessità. Sarò una buonista del cacchio, ma penso più alla perdita emotiva delle persone, che a quella economica. Dal perdere le persone care al perdere la speranza. E non vorrei mai sentirmi causa o parte di ciò che causa anche il senso dell'abbandono. Come ha scritto Revan, tutto ottimo se visto solo in chiave razionale.
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