Nick: NEVERLAND Oggetto: Però Rifletti Anche Tu... Data: 19/1/2005 10.53.48 Visite: 32
e quindi Dio ci avrebbe punito per esserci dimenticati di Lui o per averlo messo da parte in qualche modo... mmmmm... nn dimentichiamo che un maremoto nn è dovuto ala libertà che Dio concede all'uomo, la libertà di fare quello che vuole... combattere una guerra, sparare ad un uomo...eccetera, eccetera. "E' Dio nella sua onnipotenza a scegliere, per amore, di farsi debole davanti alla libertà dell'uomo, al rischio che questa comporta. Preferisce la presenza del male nella libertà, che quella del solo bene nella non libertà." mmmmmm... ma che c'entra un maremoto con la libertà, il maremoto è un evento naturale, o dobbiamo pensare che sia un evento divino creato ad hoc per punirci... no, io nn volgio un Dio vendicativo, nn voglio un Dio ignavo che gira lo sguardo altrove quando nel mondo succedono catastrofi del genere, non voglio un Dio che "punisce" i bambini innocenti, che nn hanno nessuna colpa del male nel mondo, al posto degli adulti... Dio dovrebbe essere misericordioso, benevolo e tutte quelle belle cose che ci ha insegnato la chiesa... ma ci stiamo accorgendo sempre di più che nn è così e perciò facciamo come lui e gli voltiamo le spalle... la sua Chiesa perde ogni giorno fedeli... "...la presenza del male nel mondo nega che dall'esperienza concreta si possa risalire a una divina provvidenza buona e infinitamente potente. O Dio può evitare l'esperienza del male ma non vuole e quindi non è buono; oppure vorrebbe evitarla ma non può, e quindi non è onnipotente." A volte credo che Dio nn sia più nell'universo primario, ma se ne sia andato altrove, forse per sempre. Angeli e Demoni (Capitolo 31) - Dan Brown [...] "Lei crede in Dio?" [...] Lui non era credente. Rispettava la fede, la forza che essa infonde in tante persone, la carità Cristiana, ma la sospensione del giudizio, indispensabile per credere, era un ostacolo insormontabile per una mente razionale come la sua. "Mi piacerebbe molto" [...] "Non è così facile. Dovrei avere fede, accettare i miracoli, l'immacolata concezione, l'intervento divino... E poi ci sono le scritture: la Bibbia, il Corano, i testi sacri buddisti... contengono regole e punizioni molto simili e sostengono tutti, in un modo o nell'altro, che chi non si attiene alle regole andrà all'inferno. Io non riesco a immaginare un Dio che si comporti così." [...]"...non le ho chiesto se crede in quel che l'uomo dice di Dio, ma se crede in Dio. E' diverso. Le scritture sono narrazioni, leggende, un tentativo dell'uomo di spiegare il proprio bisogno innato di significati. Non voglio un suo parere su un genere letterario. Le sto chiedendo se crede in Dio. Quando osserva il cielo stellato, percepisce il Divino? Sente la mano di Dio in ciò che sta ammirando?" [...] "Cosa pensi della religione?" [...] "La religione è come il linguaggio o il modo di vestire: tendiamo a conformarci alle tradizioni che ci vengono tramandate, ma alla fin fine proclamiamo tutti la stessa cosa, e cioè che la vita ha un senso e che siamo grati a chi ce l'ha data." [...]"Dunque, secondo te il fatto di essere cristiani o musulmani dipende semplicemente da dove si nasce?" "Non è ovvio? Basta guardare la diffusione delle religioni nel mondo." "Dunque, la fede è un fatto casuale?" "No, la fede è universale. Sono arbitrarie le interpretazioni specifiche che ne diamo. C'è chi prega Gesù, chi va alla Mecca, chi studia le particelle subatomiche. Ma in un modo o nell'altro siamo tutti in cerca della verità, di qualcosa che ci trascende." [...] "E tu, tu credi in Dio?" "La scienza mi dice che deve esserci un Dio, la mente che non lo comprenderò mai, e il cuore che non sono tenuto a farlo." [...] "Quindi, secondo te Dio esiste, ma noi non lo comprenderemo mai." "No LA comprenderemo mai, penso che i nativi Americani avessero ragione." "Ad adorare la Madre Terra?" "Gea. Il pianeta è un organismo vivente. Noi siamo le sue cellule e abbiamo funzioni diverse, ma siamo interconnessi. Siamo l'uno al servizio dell'altro e tutti al servizio del tutto." [...] |