Nick: N.Pietrarsa Oggetto: Ritorna un amico Data: 20/6/2005 12.42.46 Visite: 13
Pontida attende Bossi e il Senatur non si attendere. Con una voce roca e visibilmente commosso il leader leghista spiega di essere sul palco "per sguainare la spada della libertà dei popoli di Alberto da Giussano". E poi l'affondo politico: "La Lega è sempre quella, non è mai cambiata. Il nostro partito unico si chiama Lega. L'Europa? Sapevo che sarebbe fallita". Infine ha chiesto la libertà per la Padania. "Siamo qui a Pontida per rinnovare l'unità dei popoli padani. Per confermare le nostre intenzioni di alleanza". Attacca così il suo intervento Umberto Bossi, anticipato rispetto all'orario previsto. "La Lega è libera da ogni compromesso e continuerà a combattere per il federalismo e per la libertà dei popoli". Bossi se la prende con chi prevede un calo della Lega. "Noi cresceremo continuamente, la nostra fede, la mia fede non è stata scalfita. Sono venuto qui a sguainare con voi la spada di Alberto da Giussano per riaffermare la libertà di tutti i popoli", ha aggiunto il leader della Lega tra gli applausi scroscianti del suo popolo. Bossi è indubbiamente affaticato ma ha retto bene l'impatto, anche emotivo, con le migliaia di militanti che lo stanno acclamando, interrompendosi solo tre volte, evidentemente commosso mentre parlava del suo "anno difficile" e anche quando ha ricordato il suo amico Roberto Ronchi, invitando la gente di Pontida a non dimenticare coloro che sono morti. "Non ci faremo fermare, Padania libera, Padania sempre, grazie Pontida". Con queste parole il leader della Lega ha concluso il suo intervento sul palco di Pontida. "Oggi - ha detto Bossi - ho avuto la maglietta con su scritto bentornato. Sono felice, questa è la mia festa, la mia storia. Sono contento di essere qui". Quindi Bossi ha chiesto che venisse eseguito il Va pensiero mentre la folla sta scandendo il nome del leader. E' questa la vera bandiera della pace !!!
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