Nick: LaNera Oggetto: Fogar e le Staminali Data: 22/6/2005 9.17.43 Visite: 13
Ambrogio Fogar non si arrende. Dopo il terribile incidente del 1992 che gli è costato l'immobilità, l'intrepido viaggiatore è pronto a iniziare una nuova avventura al servizio della scienza. "Farò da cavia per le staminali", ha dichiarato. "Alla scienza non posso chiedere di stringere i tempi - ha detto - posso soltanto dare la disponibilità a usare il mio corpo per un tentativo che mi aiuta a sperare". Speranze che il viaggiatore è disposto ad andare a cercare fino in Cina, dove il neurochirurgo Huang Hongyun coltiva cellule fetali e le trapianta sui malati paraplegici. Dopo tredici anni passati a fissare le nuvole dipinte sul soffitto, dunque, l'instancabile viaggiatore è pronto a partire di nuovo. Destinazione: Pechino. Obiettivo: contribuire con il suo corpo a migliorare l'innovativa tecnica del professor Huang, discusso studioso cinese finito sulle pagine della rivista scientifica inglese Lancet per i suoi pazienti "miracolati". In Cina Fogar farà letteralmente da cavia. "Da troppi anni vivo tutto il male della morte nella perfetta coscienza della vita", ha spiegato al Corriere della Sera il viaggiatore solitario protagonista di numerose imprese impossibili. "Lo so che la speranza delle volte delude - ha sottolineato nel giorno dell'uscita de suo nuovo libro "Controvento" - ma io in questo tentativo ci voglio credere". Non sarà certo una sperimentazione a fermare o a spaventare chi ha trascorso ben 74 giorni da solo su una zattera in balia del mare. Ma in cosa consiste la rivoluzionaria tecnica del professor Huang? Il neurochirurgo cinese inietta nei pazienti cellule fetali di sedici settimane per rigenerare quelle nervose lesionate. Di lui, la comunità scientifica dice che non pubblica ricerche strutturate e rigorose, ma i risultati dei suoi esperimenti a volte hanno lasciato gli esperti senza parole. Fogar gli crede: "Devo fare qualcosa per la gente che soffre - spiega durante la presentazione dellla sua ultima fatica scritta insieme a Giangiacomo Schiavi - Non posso darmi da fare anche per essere accettato dalla comunità scientifica". Poi una frecciatina al mancato raggiungimento del quorum nei recenti referendum sulla fecondazione assistita e sulla sperimentazione sulle cellule staminali embrionali: "Credo in Dio - ha detto Fogar - ma non capisco perché nel suo nome di debba bloccare la ricerca". Se e quando andrà in Cina, il coraggioso viaggiatore lo saprà solo il mese prossimo, quando sua figlia incontrerà il dottor Huang. Nel frattempo gli amici di sempre gli scrivono per ringraziarlo, per chiedergli di non mollare, di resistere. "Non mollo - risponde a tutti Fogar - Spero un giorno di tornare a camminare, non accetto che si arrenda chi ha la vita in pausa e non voglio credere di morire così, immobile...". La nuova sfida di Ambrogio Fogar è appena iniziata.
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