Nick: gay-o Oggetto: quanlcosa di sensato Data: 17/6/2007 14.1.20 Visite: 38
in una risposta sostieni: "nessuno di loro, a parte drag queen e mestieranti varie, andrebbe a lavoro in un certo modo"... credo sia proprio questo il presupposto da cui è necessario capire quello che avviene durante un gaypride. evidentemente chi conosce la storia del pride, chi sa da dove nasce e come, comprende che la "carnevalata" è una forma estrema di provocazione, una "visibilità" portata all'eccesso volutamente. un po come un "cazzotto" negli occhi di "chi non vuol vedere". ovvio che la "carnevalata" porta alla ribalta la manifestazione e suoi contenuti, se così non fosse non tutti i giornali ne parlebbero e noi non staremmo qui, probabilmente a parlarne. inoltre le capacità individuali, le competenze (anche genitoriali) non sono misurabili (nè dovrebbero esserlo) sulla base dei gusti sessuali dei genitori (sennò dovremmo mettere in discussione la patria potestà degli scambisti, dei machi padri che di nascosto vanno a far pompini a destra e a manca di nascosto da occhi indiscreti, e così via, un mondo coloratissimo di cui molti negano/ignorano l'esistenza) e neppure dai costuimi colorati che ci indossano in una "carnevalata" (diversamente, bombe su venezia ). imghttp://www.ircnapoli.net/img2.asp?safe=1&n=45795_mona.gif/img |