Nick: notte Oggetto: re:Viola prego Data: 21/10/2009 20.50.45 Visite: 360
La saccenza (estratti dalla tenda) La saccenza, quel mattino, svegliandosi di buon ora specchiò il suo conoscere… compiacendosi nel vedere quanto fosse il suo sapere. *** E intonò a gran voce la sua prece quotidiana: "Quanto sono erudita…quanto sono istruita… la mia competenza tiene banco alla scienza, sol la mia è verità…tutte le altre nullità." *** Non vedeva, la saccenza, specchiandosi alla sua conoscenza che spesso le veniva detto: "Umiltà…cara mia… l’arroganza non è nobiltà mentre sputi le tue sentenze gli altri si accorgono delle tue mancanze, la saccenza non fa rima con sapienza, e misero sarà il tuo sapere se sol di te stessa ti vorrai nutrire..." "Saccenza, figlia della supponenza, nonchè madre dell'insofferenza ed infine nonna dell'indifferenza..." Io ti compatisco, semplicemente, perchè a quanto pare, da ogni risposta che dai e quindi da quello che sei, non si può fare altro che questo. ...."...È 'a gatta d' 'o palazzo. Padrone nun ne tene. Nunn' è c ' 'a vonno male, ma essa 'o ssape che manc' 'a vonno bene." (cit.) ...miao... |